Quotazione rame – Oggi conviene più dell’oro?
Il mercato del rame incontra un grande interesse sia per il metallo fisico che per quello “derivato” (soprattutto con i future e gli altri derivati come cfd e opzioni binarie). Intorno a questo metallo “non prezioso in senso stretto” si è sviluppano un mercato in forte espansione che è quello del rame usato, la cui quotazione però non passa per canali “ufficiali” così come avviene per la componente che è oggetto del trading soprattutto online.
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I fattori che condizionano l’andamento del prezzo
La quotazione del rame oggi, come in passato e in qualsiasi altro momento, è condizionata da tre fattori principali:
- il valore del dollaro;
- il livello di produzione;
- l’economia e il Pil della Cina.
Vediamo nel dettaglio come ciascun fattore incide direttamente o indirettamente sulla quotazione del rame, e come valutare le differenti situazioni.
Il valore del dollaro
La quotazione del rame, sotto forma di futures, avviene principalmente in: Borsa di Londra, nel NYMEX americano e nella Borsa di Shanghai. Il prezzo del rame (e di conseguenza la sua quotazione), è condizionato in modo indiretto anche dall’andamento dei titoli delle compagnie minerarie più importanti, che si occupano della sua estrazione nelle grandi miniere mondiali. Queste società sono quotate nel Nyse. Tutte le quotazioni sono quindi espresse in dollari.
Questo stretto rapporto fa sì che le variazioni del “potere” di acquisto del dollaro incidono sull’andamento del prezzo del rame stesso. In particolare quando il dollaro si apprezza, per chi acquista in valuta differente, si subisce un effetto negativo, poiché nel cambio l’acquisto di una libbra di rame avviene a un costo maggiore. Quindi un apprezzamento del dollaro tende a far abbassare la quotazione del rame, mentre un deprezzamento aumenta la domanda con conseguente aumento della quotazione.
Questa correlazione può essere sfruttata in modo proficuo con l’adozione delle strategie di hedging.
Il livello di produzione del rame
Da un punto di vista strettamente produttivo, così come avviene per qualsiasi altro bene, se la domanda supera l’offerta allora c’è un aumento del prezzo del rame “fisico”. Di conseguenza si ha un effetto anche per l’aumento di rame “finanziario” (ovvero i vari derivati, in primis i future). I fattori che incidono sul livello di produzione, sono soprattutto geopolitici.
Ma in particolare bisogna andare a vedere come si comportano le principali miniere di rame. La più grande in assoluto, che si trova in Cile a Escondita (controllata dal colosso americano BHP Billiton), produce circa il 5% del rame mondiale. La seconda miniera a livello mondiale si trova in Indonesia a Grasberg ed è controllata dalla Freeport McMoRan. Quando si verificano dei “problemi” di qualsiasi natura in queste due miniere, si avvertono immediatamente degli effetti a livello di quotazione del prezzo del rame. Recentemente (a inizio 2017) il prezzo del rame ha raggiunto il punto di massimo che non toccata dal 2015.
Alla base di questa situazione c’è stata la difficoltà riscontrata nella produzione in entrambe le miniere: a Escondida per lo sciopero ad oltranza dei lavoratori, che non avevano raggiunto un accordo con la società per le condizioni lavorative e contrattuali; a Grasberg per la mancanza di accordo tra la società e il governo indonesiano sul rinnovo della licenza.
Dopo il rally, con la cessazione dello sciopero, c’è stato subito un cambio di trend verso il basso del prezzo del metallo rosso.
Economia e Pil della Cina
La Cina è il primo utilizzatore al mondo di rame. E’ quindi abbastanza ovvio che quando la Cina abbassa le stime di crescita e annuncia una riduzione della produzione, l’effetto sulla quotazione del rame ne risente in modo negativo. Allo stesso modo quando la Cina alza le stime o annuncia risultati che superano in positivo le aspettative si ha un effetto di salita del trend del metallo rosso. Anche in questo caso c’è stato un episodio abbastanza di recente, quando a inizio anno la Cina ha annunciato un abbassamento delle stime.
L’effetto sulla quotazione del rame è stata molto negativa anche nei mesi successivi perché si sono aggiunti sia il fattore “monetario” (possibile annuncio di apprezzamento del dollaro Usa) e sia quello geopolitico (le difficoltà di entrambe le miniere più produttive a livello mondiale).
Andamento, grafici e informazioni
Come già accennato la quotazione del rame avviene il libre e come valuta si usa principalmente il dollaro statunitense. Nelle tre borse mondiali in cui viene quotato si hanno tre orari differenti (quello della borsa di New York, quello londinese, e quello della borsa di Shangai). L’anno più “positivo” per l’andamento del prezzo del rame è stato il 2011 quando nella Borsa di Londra (LME) a tonnellata la quotazione raggiunse 10.179,50 sterline, mentre nella borsa di New York a libra si arrivò a 4,65 dollari.
Da quel momento infatti si è aperto un periodo di crescita quasi costante (e a strappi anche esponenziale) che ha portato a superare ampiamente quella che sembrava una resistenza fino ad allora quasi irraggiungibile, fissata a 5 dollari per la quotazione americana (per quella londinese si tratta di un valore non più raggiunto). Unica parentesi non brillante per le sue quotazioni si è avvenuta nel primo semestre del 2016, quando, dopo il raggiungimento del punto di massimo del 2015, c’è stata una fase di calo, che ha raggiunto nei soli primi sei mesi un -14% circa.
Secondo gli analisti, il rame è destinato a vivere una serie di fasi alterne, al pari di altri metalli “maturi” nella loro presenza sul mercato, a causa dell’uso di altri metalli e altre materie prime, e soprattutto per il rallentamento dell’economia cinese, che difficilmente a breve replicherà la corsa che ha accompagnato la sua crescita nel periodo a cavallo della crisi.
Conclusioni
Il trading sul rame può essere conveniente per chi sceglie di operare anche sulle materie prime. Le informazioni importanti per poterne capire il trend però non sono numerose, e non bisogna mai perdere l’attenzione sugli altri metalli non preziosi (come piombo, stagno, ecc) che generalmente si muovono nella stessa direzione e risentono di fattori analoghi. Ovviamente questo discorso vale anche per la scelta delle strategie da attuare (vedi anche Investire in modo sicuro su broker italiani), considerato che non ve ne sono di specifiche, ma non mancano quelle adattabili ai vari metalli.