Valore Azioni Under Armour: buy o sell?
Le azioni Under Armour sono quotate nella Borsa di New York, più precisamente nel Nasdaq, con due classi di azioni ordinarie: la Classe A (con Ticker UAA) e la classe C (con Ticker identificativo UA). Negli ultimi tempi questo marchio, specializzato nella produzione di articoli di abbigliamento sportivo ‘performante’ ha attraversato un periodo complicato, che ha portato alla decisione, da parte del fondatore e Ceo, di dimettersi così da mantenere solo il ruolo di presidente. Solo nei prossimi mesi, con la fine di un 2019 poco brillante, si conosceranno gli effetti di questa decisione annunciata già ad Ottobre 2019.
Storia
La Under Armour è stata fondata nel 1996 da Kevin Plank, che a Baltimora (dove si trova ancora la sede della società) creò la prima maglietta traspirante dedicata ai giocatori di Football americano. Mise in campo la propria esperienza visto che in quel momento Plank era un giovane studente e giocatore di Football. Decise inoltre di utilizzare un materiale tessile ‘innovativo’ o meglio, all’epoca, usato solo per creare intimo femminile. Da qui la scelta del nome Under Armour che nella traduzione letterale significa Sotto l’Armatura, ovvero il tipo di attrezzatura di protezione usata proprio dai giocatori di Football americano.
Nel corso degli anni sono stati fatti investimenti nella ricerca per creare materiali tecnici ancor più performanti per abbigliamento sportivo ma sempre in modo specializzato, prediligendo sport come Football americano e Basket. Si è poi passati alla diversificazione della produzione con il lancio di scarpe per giocatori di Basket e poi per il running. Nonostante un marketing meno altisonante, la Under Armour è stata protagonista in competizioni di livello internazionale e olimpiadi, creando abbigliamento per la maggioranza degli atleti Usa.
La crisi
Un inizio fulminante che fino al 2016 ha garantito un certo appeal al titolo. Quali sono quindi le ragioni della recente crisi? Innanzitutto la scelta ritardata di investire anche nella moda sportswear in controtendenza rispetto ai più blasonati concorrenti. Anche per questo dal primo gennaio 2020, come detto, il fondatore Kevin Plank rimarrà solo presidente, cedendo il testimone di Ceo della società a Patrick Frisk, che già ricopriva il ruolo di chief operating officer ed al quale viene dato il difficilissimo compito di risollevare le sorti di questa azienda.
Secondo gli analisti statunitensi a pesare nei prossimi mesi, sarà anche la prosecuzione delle indagini federali (da parte della Sec) sull’amministrazione contabile della società dal 2017 in poi.
Andamento recente
(Fonte: sito ufficiale Under Armour – Data: 03 gennaio 2020)
A livello di dati relativi alle ultime quotazioni, il 31 dicembre 2019 il volume della azioni Under Armour di classe A era pari a 1982,474 dollari Usa con un prezzo di chiusura di 21,60 dollari,mentre per le azioni di Classe C il prezzo di chiusura è stato pari a 19,18 dollari.
(Fonte: sito ufficiale Under Armour – Data: 03 gennaio 2020)
Come si può notare dai grafici i prezzi messi a segno nel 2016 (anno di distribuzione anche di un dividendo) sono stati tra i migliori dell’ultimo quinquennio. Dopo quest’anno il titolo ha attraversato una fase calante nel 2017, una fase laterale con un trend in discesa nel 2018 e una fase di nuovo laterale nel 2019. Osservando i dati dell’ultima trimestrale (resi noti il 4 novembre 2019) l’utile è stato ancora in calo. Non solo la concorrenza di altri competitor blasonati ha spinto questa azienda ancora di più verso la necessità di prendere una posizione più netta rispetto al passato sul tipo di produzione da realizzare.
Ricapitolando se andiamo a considerare il valore del titolo nel 2016, quando si toccò il punto di massimo, rispetto a quelle di chiusura dell’esercizio 2019, la differenza è netta ed evidente:
- oltre 46 dollari nel 2019 contro i 20 circa delle azioni classe A;
- oltre 40 dollari contro i poco più di 19 dollari delle azioni classe C.
Quindi siamo a importi praticamente più che dimezzati.
Previsioni per il futuro
Come detto poc’anzi il comunicato stampa sui risultati della terza trimestrale non ha acceso l’interesse su questo titolo anzi ha causato il tonfo durante le sedute di quotazione dei primi giorni di Novembre. Questo nonostante le news riportate al suo interno non fossero del tutto negative. Se da una parte c’è stata la conferma della discesa dell’1% dei ricavi (che comunque sono scesi meno di quanto previsto dagli analisti) dall’altra si è assistito alla salita degli utili netti fino a 100 milioni contro i 75 milioni preventivati sempre dagli esperti.
(Fonte: Money cnn com – Data: 03 gennaio 2020)
A fine Gennaio si dovrebbero avere invece le conferme su un utile per titolo superiore o inferiore ai circa 30 centesimi. Siamo quindi di fronte ad una fase di attesa con un cauto ottimismo da parte degli addetti ai lavori. Un dato dimostrato anche dal sentiment di 30 analisti interpellati dalla CNN (Fonte: Money cnn com – Data: 03 gennaio 2020) con ben 19 esperti che consigliano una posizione Hold, 7 Buy e solamente quattro divisi in un outlook Sell e Underperform.
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