Investire in azioni Azimut: a chi conviene?

In un periodo storico in cui i titoli bancari sono entrati in affanno, le azioni Azimut continuano a mantenere elevato l’interesse tra i traders, viste le caratteristiche della struttura stessa e la sua grande diffusione a livello mondiale. Azimut si conferma infatti la principale società di investimento di tipo indipendente (specializzata nel risparmio gestito in tutte le sue forme), con un’estensione diventata sempre più consistente anche nel wealth management.

Questi titoli possono essere acquistati sia da coloro che vogliono diversificare il proprio portafoglio scegliendo un tipo di azione che generalmente stacca una discreta cedola di dividendo, che dagli investitori che puntano al trading intraday o comunque usano un approccio più speculativo visto che sono caratterizzate da una certa volatilità.

Dividendi e target price

Dal 2004, anno in cui sono iniziate le quotazioni al Ftse Mob delle azioni Azimut, al 2016, ogni anno è stato distribuito il dividendo in un range che va dai 0,5 centesimi fino a 78 centesimi a titolo (migliore performance che risale al 2015). Il risultato è stato dovuto soprattutto dalle ottime performance messe a segno tra il 2012 e il 2016 con l’arrivo fino a 30 euro ad azione, per poi perdere terreno e pressoché dimezzare.

Questo aspetto però pone anche in evidenza i rischi collegati al tipo di titolo che basandosi sulla “fiducia” degli investitori è suscettibile di ampissime variazioni. L’ultimo quinquennio molto positivo non ha particolarmente impressionato gli analisti, che nel 2016 hanno rivisto al ribasso il target price, portandolo tra i 15 e i 18,5 euro ad azione. Inoltre il rating rimane basso (D+) anche se l’outlook è considerato ancora stabile.

Conclusioni

Ricordando che la scelta di un titolo azionario non può avvenire senza prendere in considerazione altri fattori, in primis la struttura e la diversificazione presente nel proprio portafoglio titoli (e più nel complesso vista la totalità degli investimenti in corso), le azioni Azimut possono essere prese in considerazione per introdurre anche titoli legati alla sfera finanziaria, senza legarsi necessariamente ad una specifica banca.

Di contro il titolo è soggetto ad ampie oscillazioni che lo rendono inadatto per coloro che sono alla ricerca di titoli ‘stabili’ con un rendimento costante nel tempo a prescindere dai dividendi.

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