Dax 30: quotazione, cosa significa e componenti
Il Dax 30 è per la borsa tedesca l’equivalente del FTSE Mib e Ftse Italia Mid Cap. Nel caso specifico del Dax 30 troviamo infatti le prime 30 società tedesche a livello di capitalizzazione (senza limitazioni per il tipo di attività, sector e supersector di appartenenza). Si tratta quindi di un indice importante anche per valutare lo stato di ‘salute’ di tutta l’economia teutonica.
Un po’ di storia
L’indice azionario DAX 30 è stato creato proprio per la necessità di avere un valore di riferimento per monitorare l’andamento azionario delle prime trenta società quotate nella borsa di Francoforte. La sua creazione è avvenuta con la collaborazione di un editore, Frank Mello e dei più importanti banchieri ed esperti di finanza tedeschi. Per la precisione la data di inaugurazione risale al 30 dicembre 1987, quando partì con un valore ‘base’ pari a 1000 punti.
Il punto di massimo raggiunto fino a oggi è stato circa 13 volte maggiore da quello di partenza, ovvero quando furono raggiunti i 13600 punti il 23 gennaio 2018. Quota 12 mila era stata comunque superata solo qualche anno prima e più precisamente il 16 marzo 2015 (con chiusura a 12 167,72 punti).
Analizzando l’andamento storico possiamo apprezzare come il trend all’inizio sia stato meno energico, basti considerare che per quintuplicare il valore, superando la soglia dei 5000 punti, si è dovuto attendere fino al 20 marzo 1998 (quando raggiunse in chiusura 5.001,55 punti). Un anno molto difficile invece fu il 2002, quando il Dax 30 toccò una discesa del 44 % per quell’anno, mentre il più grande guadagno fu centrato nel 2008, il 13 ottobre, quando ci fu un aumento dell’11,40%.
(Andamento negli ultimi 5 anni fonte Teleborsa – Data: 30 settembre 2019)
Il 2019 è stato per ora un anno abbastanza positivo. Infatti si è tornato per un lungo periodo a superare la soglia dei 12 mila punti, ma non sono mancate battute di arresto importanti, come quella che si è innescata a inizio Agosto, ed è terminata i primi di settembre. Una frenata dovuta in buona parte ai timori dell’ipotesi di recessione per l’economia tedesca e all’incertezza sul ‘destino’ dell’Unione Europea, oltre che dalle attese sulle elezioni. Per completezza nella tabella seguente riportiamo la chiusura che l’indice Dax 30 ha avuto negli ultimi 5 anni:
31/12/2014 | +2,65 % |
31/12/2015 | +9,56 % |
31/12/2016 | +6,87 % |
31/12/2017 | +12,51 % |
31/12/2018 | -18,26 % |
Quali titoli ne fanno parte?
Le società le cui quotazioni sono componenti il Dax 30, al 30 Settembre 2019 sono:
- A: Adidas; Allianz;
- B: Basf; Bayer; Bay.Motoren Werke; Beiersdorf;
- C: Continental; Covestro;
- D: Daimler, Deutsche Bank; Deutsche Boerse; Deutsche Post; Dt.Telekom;
- E: E.On;
- F: Fresen.Med.Care; Fresenius;
- H: Heidelbergcement; Henkel;
- I: Infineon Tech.Ag
- L: Linde Plc Eo; Lufthansa;
- M: Merck; Muench.Rueckvers;
- S: SAP; Siemens;
- R: RWE;
- T: Thyssenkrupp;
- V: Volkswagen; Vonovia;
- W: Wirecard
Andamento e previsioni
Come già accennato il Dax 30 è un indice che risente in modo quasi istantaneo delle condizioni dell’economia tedesca. Per avere un’idea e fare delle previsioni di breve termine bisogna perciò essere molto ben aggiornati sul calendario economico e le scadenze, anche politiche e finanziarie del Paese teutonico. Per le previsioni di un orizzonte temporale più lungo la situazione, in questo periodo è molto incerta, con le voci di un’ipotetica recessione mondiale.
Alcuni broker offrono delle analisi tecniche gratuite, altri a pagamento, ma in ogni caso è sempre preferibile conoscere almeno un po’ la borsa di Francoforte, le principali interazioni tra il Dax 30 e gli altri più importanti indici e il trend degli strumenti finanziari sui quali andare a investire (come option, Etf, Cfd, e in generale i derivati). C’è comunque una certa correlazione tra l’andamento dell’indice S&P e il Dax 30.
Come investire?
Trattandosi di un indice, per investire sul Dax 30 bisogna scegliere uno strumento finanziario derivato, come per esempio i Cfd. Al 30 settembre 2019 sono molti i che broker prevedono questa possibilità. Ovviamente la scelta dei broker va fatta in funzione del ‘costo’ implicito, rappresentato dagli spread principalmente, e dal costo che si deve sostenere a titolo di investimento per singolo contratto. A mero titolo di esempio possiamo ricordare:
- Plus500: il broker londinese tra i numerosissimi assets proposti contempla anche il Dax 30 o meglio l’investimento sui future sull’indice DAX. Il ticker è FDAX;
- IG.com: il ticker in questo caso è GDAX mentre l’asset è nominato con la dicitura Germany 30.