Indice Nasdaq: come funziona e come investire
Con il termine Nasdaq si indica quello che rappresenta il primo mercato borsistico al mondo e il primo esempio di borsa interamente telematica. Si tratta di un acronimo ricavato da “National Association of Securities Dealers Automated Quotation”. Questo mercato mantiene tutt’oggi la propria sede a Times Square New York dove è stato istituito dal 1971. Al 30 settembre 2019 sono quotati più di 3000 titoli. Per misurare l’andamento medio del Nasdaq (dato dalla media dei risultati ottenuti dai vari titoli) sono usati differenti indici, tra i quali i principali e più popolari sono il Nasdaq 100 e il Nasdaq Index Composite.
Andamento storico
E’ bene precisare che i dati del Nasdaq, ovvero quello dei titoli quotati in esso, sono generalmente seguiti con un grande interesse da parte dei traders, degli analisti e degli addetti al settore. Detto questo dopo l’inizio del 2000 ha invece perso un po’ di importanza come indicatore dell’andamento della New Economy. Con la crisi dell’ultimo decennio è infatti venuta a mancare l’aderenza tra i risultati dei suoi indici con quello della nuova economia. Tra i tremila titoli che compongono l’enorme paniere sono quotate tantissime aziende appartenenti a settori diversi, a partire dai colossi dell’economia americana (per fare dei nomi basti pensare a Microsoft, Google, Amazon, Facebook, Apple, ecc).
Come detto all’inizio la sua fondazione è avvenuta nel 1971 con l’attribuzione di un valore pari a 100. Nel corso del tempo l’andamento dell’indice statunitense ha avuto un trend spesso in salita, ma con un’elevata volatilità. Proprio per questo spesso è stato usato come riferimento soprattutto da chi preferiva uno stile speculativo d’investimento. Focalizzando il discorso a tempi più recenti nel grafico vediamo che negli ultimi 5 anni circa, superata la fase di crisi, c’è stata un’innegabile ripresa.
(Fonte: Teleborsa – Data: 24 settembre 2019)
Osservando l’andamento a sei mesi l’aspetto dell’ampia volatilità diventa però più evidente con fasi di picco (maggio e fine luglio) a cui sono seguiti repentine inversioni come dimostra il dato di giugno 2019.
(Fonte: Teleborsa – Data: 24 settembre 2019)
Infatti i valori del Nasdaq sono fortemente influenzati da questioni politiche, dichiarazioni di personaggi di primo piano, ecc, con una forte presa da parte della componente psicologica sui suoi risultati. Anche per questo al di là del trend dell’economia reale, ci possono essere delle variazioni brusche di direzione come ci insegna la crisi dei dazi del 2019 tra Usa e Cina. Questo aspetto è dovuto proprio al tipo di economia di riferimento, che è legata a settori quali la sanità, l’economia, l’e-commerce, ecc.
Gli indici
Come indicato all’inizio i due ‘sottoindici’ principali sono il Nasdaq 100 e il Nasdaq Composite. Il primo comprende le prime 100 aziende per capitalizzazione con un occhio di riguardo per le società quotate specializzate nella comunicazione, software, e in generale con elevata incidenza tecnologica.
Infatti nel Nasdaq 100 troviamo: Apple, Amazon, Netflix, Google, Facebook, eBay, Yahoo, per fare alcuni tra i principali nomi. Tuttavia l’indice più utilizzato, e anche quello che fornisce dati ponderati più utili (che ne ha fatto del Nasdaq uno dei tre indici più importanti a livello mondiale) è proprio il Nasdaq Composite, con carattere più equilibrato e soprattutto più dimostrativo dell’andamento dell’economia non solo di provenienza tecnologica.
Nel particolare il Composite è basato sulla capitalizzazione flottante. Proprio per questo per essere inclusi in questo indice le società devono essere quotate esclusivamente sulla borsa di New York a meno di non essere stati scambiati in altra borsa statunitense prima del 2004. In tal caso viene fatta un’eccezione ed è consentita la doppia negoziazione.
Ma attenzione: all’interno del Nasdaq Composite sono ‘accettati’ oltre alle azioni ordinarie anche certificati sostitutivi di azioni con eccezione di fondi chiusi, obbligazioni, Etf, derivati e Warrant.
Dal punto di vista del trading online il Nasdaq 100 è invece più usato come sottostante di strumenti finanziari derivati come nel caso, per esempio, dei Cfd. Per conoscere i dati delle quotazioni in tempo reale, si può andare sul sito ufficiale del Nasdaq (negli orari in cui è aperta la borsa americana, tenuto presente il fuso orario), oppure sui siti specializzati come Teleborsa o Investing solo per fare degli esempi.
Come investire?
L’investimento può essere fatto sugli indici Nasdaq se si vuole fare un investimento ‘quasi’ diretto (in quanto comunque bisogna andare sui prodotti derivati che lo usano come sottostante). Essere comunque aggiornati sul sottostante è utile anche per indirizzare le proprie scelte di investimento. Non è logicamente difficile trovare brokers che lo utilizzano come asset per fare trading ricordando a mero titolo di esempio Plus500, Avatrade ed eToro.
Previsioni
Come già più volte affermato il Nasdaq suscita ampio interesse anche negli esperti. Proprio per questo non è difficile reperire online outlook per i prossimi mesi come ad esempio proposto dal sito ufficiale del grande network statunitense CNN. Questo al 24 settembre 2019 propone le previsioni per il 2019 da parte di un pool di 16 analisti. Proprio in funzione dell’ampia volatilità sul breve periodo le opinioni sono però contrastanti con una stima mediana che ipotizza un aumento pari al 7,69% ed un conseguente consiglio buy.