Litecoin: meglio l’investimento indiretto o diretto?
Le criptomonete mostrano spesso un andamento fortemente correlato tra loro. In alcuni casi, come quello dei Litecoin con i Bitcoin, questa correlazione diventa ancora più evidente. Non si tratta però di una vera “stranezza” considerato che i Litecoin sono nati proprio ‘mutuando’ la tecnologia dei Bitcoin. Come la più famosa delle monete digitali sfruttano infatti la rete con modalità peer to peer e soprattutto l’opensource blockchain, con in più l’obiettivo di “migliorarne” la velocità di trasferimento ed i costi connessi.
L’approdo dei Litecoin nel mondo delle criptovalute è avvenuto nel 2011, quindi solo un paio di anni dopo quello dei Bitcoin. Se però dobbiamo considerare il momento in cui gli scambi sono diventati più attivi si deve guardare al 2013, momento in cui il valore attribuito ad essi ha raggiunto un apprezzabile interesse da parte di varie tipologie di investitori.
Anche per quanto riguarda la quantità in circolazione è stata fatta una scelta simile ai bitcoin, stabilendo un numero fisso ‘non superabile’ pari a 84 milioni, quindi in misura sensibilmente maggiore rispetto a quella dei Bitcoin stessi, pari a circa 4 volte.
Investimenti possibili sugli LTC?
I Litecoin sono indicati con l’acronimo LTC, anche se in alcuni casi potremmo trovare quello XTL. Trattandosi di una criptovaluta è possibile sfruttare lo scambio con le altre monete digitali più affermate oppure, in alternativa, con i dollari Usa ed Euro. L’investimento può avvenire in modo diretto, quindi comprando e vendendo la criptovaluta direttamente, oppure con il sistema indiretto che prevede l’investimento in prodotti derivati che lo usano come sottostante. Vediamo tutto nel particolare:
Investimento diretto
L’acquisto e la vendita diretti necessitano innanzitutto di un wallet atto a conservarli e di un exchange che ne permetta la compravendita. Detto questo la rapida diffusione delle criptovalute e quindi anche dei Litecoin, ha fatto crescere fortemente il numero di siti di exchanges. Alcuni di questi sono “consigliati” direttamente dal sito ufficiale degli LTC, come:
- Bitfinex;
- GDAX;
- BTC – China;
- WEX;
- OKCOIN – China;
- Litecoinlocalnet;
- Kraken;
- Bitanex;
- Shapeshift.io.
(Data rilevazione: 29 marzo 2018 – Fonte: sito ufficiale Litecoin com)
Sfruttando la funzione di ricerca interna al sito accessibile ‘cliccando’ il banner blu con scritto ‘Trova un sito di scambio’
è comunque possibile entrare nell’elenco completo (costantemente aggiornato) dei siti di exchange che trattano Litecoin.
Una volta aperto l’elenco per andare su quello che interessa sarà sufficiente cliccarci sopra.
Come si può aprire un wallet?
Il wallet ufficiale è il Litecoin Core che si può aprire in alternativa ai portafogli elettronici ‘generici’ abilitati alla conservazione dei Litecoin. Nel caso del Litecoin Core basta andare sul sito ufficiale e scegliere il proprio sistema operativo dall’elenco piuttosto esaustivo.
Una volta compiuta questa selezione si devono seguire le istruzioni riportate nelle finestre di dialogo, come nell’esempio successivo dove è stata scelta la versione per Mac Os X:
Dopo il download si deve eseguire l’installazione. Una volta conclusa si diventa subito operativi grazie alla sincronizzazione automatica con la blockchain. Attenzione ad un aspetto: il backup dei dati non è obbligatorio, ma è caldamente consigliato e da effettuarsi periodicamente!.
Differenza tra investimento diretto e indiretto
Come appena evidenziato nel primo caso bisogna scegliere sia il wallet in cui conservarli che il sito di exchange con cui fare le compravendite. Nel caso dell’investimento indiretto si deve semplicemente scegliere un broker che usi tra i sottostanti dei prodotti derivati offerti, come ad esempio i Cfd, proprio i Litecoin. In questo caso non possedendo direttamente i Litecoin non si ha logicamente bisogno di avere un wallet per la loro conservazione.
Oltre a questa differenza di “accesso” vanno poi considerate quelle che riguardano le strategie da usare ed ovviamente il budget di cui bisogna dotarsi. Ad esempio l’investimento indiretto in Cfd può sfruttare anche la leva finanziaria e per questo gli importi di sottoscrizione possono essere meno esosi rispetto all’investimento diretto.
Quindi con la scelta di un broker (facendo attenzione al fatto che sia in possesso delle autorizzazioni necessarie ed ai costi applicati) si concludono gli aspetti “formali” per poter fare trading.
Esempi di broker per il trading su derivati
Con la crescita della diffusione della criptovaluta, ovviamente anche il numero dei broker disposti a considerarlo ed offrirlo come sottostante è in crescita. Alcuni sono stati attivi fin da subito come ad esempio Plus500.
Plus500 sfrutta tra le criptovalute per i Cfd anche i Litecoin.
(Fonte: sito ufficiale Plus500)
Stessa leva offerta anche da 24option, che ha introdotto i Litecoin nella sua offerta di derivati (CFD) fin dal lancio di questa nuova opportunità di investimento in cui ha scelto di cimentarsi. (Fonte: sito ufficiale 24option – Data: 29/03/2018)
I venditori di beni
Come già accennato all’inizio i Litecoin sono nati per rendere più veloci le transazioni e i trasferimenti. Nelle transazioni vanno considerati anche gli acquisti, che sfruttano come “moneta” proprio i LTC. Ovviamente si tratta di una possibilità alla quale si può accedere solamente se ci si rivolge a “venditori” che accettano come valuta per i pagamenti. Per conoscere alcuni di questi siti si può partire sempre dal sito Litecoin com e andare sull’apposito elenco (anche in questo caso costantemente aggiornato e quindi da consultare il più spesso possibile).
(elenco al 29 marzo 2018 su sito ufficiale Litecoin com)
Ovviamente questa lista è composta da siti consigliati, ma ci possono essere anche venditori esterni a questo elenco. A riguardo è necessario appurare che i Litecoin siano presenti nei sistemi di pagamento o che sia riportato il simbolo distintivo di questa criptovaluta (la caratteristica L). Anche in questo caso il numero di venditori che entra in questo “circuito” sta crescendo rapidamente, soprattutto grazie alla funzione di integrazione che viene offerta loro.
Andamento e previsioni
Parlare di vere e proprie previsioni è poco appropriato nel caso delle criptovalute. Detto questo può essere utile fare delle considerazioni in funzione del loro andamento “storico” (anche se ancora piuttosto breve) e dei fattori che principalmente ne influenzano il trend.
Da questo punto di vista possiamo notare che nel 2017 è stato raggiunto il punto di massimo pari a 375,29$, quando all’inizio dello stesso anno il loro valore era di circa 3,60$ (fonte Coinmarket.com). Il 2018 ha visto invece una discreta diminuzione del prezzo che al 28 marzo 2018 è pari a circa 110$ (quindi si è ridotto a circa un terzo)
(fonte sito Coinmarketcap.com al 28 marzo 2018)
Lista Criptomonete