Quotazione gas naturale: a chi conviene investire?
La quotazione del gas naturale interessa soprattutto il comparto dei derivati, come ad esempio Cfd, Future e Etf. Come materia prima rientra in quelle del comparto energetico e come livello di scambio (inteso come volumi) è secondo solamente al petrolio.
(Fonte Bp.com – dati riferiti al 2016)
Il funzionamento del mercato del gas naturale
Come combustibile viene scambiato sia in Europa che sui principali mercati internazionali. Le quotazioni del gas più ‘influenti’ avvengono però sul Nymex (Usa) e sull’Ipe (Londra), ai quali si aggiungono come mercati comunque minori il TTF e il Zeebruge (entrambi europei).
Le oscillazioni del prezzo del gas natural risentono di alcuni fattori esterni, che sono spesso legate alle quotazioni del petrolio. In particolare vanno tenuti sempre monitorati:
- il prezzo del petrolio: la ragione è legata soprattutto alla concorrenza che queste due materie hanno come combustibile;
- la quotazione del dollaro: è la valuta con la quale normalmente avvengono gli scambi;
- il livello di produzione del gas naturale: aumentando la produzione si riduce il prezzo;
- la stagionalità: nei periodi in cui aumenta la domanda a causa dell’arrivo del freddo il prezzo subisce generalmente degli aumenti.
Questi fattori possono essere a loro volta condizionati da scenari geopolitici, soprattutto se coinvolgono i paesi principali produttori come Iran, Russia e Stati Uniti e di politica monetaria (apprezzamento o deprezzamento delle valute di riferimento).
Investimento volatile oppure no?
Dal grafico sull’andamento storico della quotazione del prezzo del gas naturale vediamo che si tratta, anche nel lungo periodo, di un tipo di asset piuttosto volatile.
Per comprendere ancora meglio questo effetto sulla volatilità riportiamo anche un grafico di quotazione in tempo reale ad un giorno:
Quindi abbiamo subito un’informazione molto utile: fare trading con prodotti, soprattutto derivati, che usano come sottostante il gas naturale non si adatta a coloro che adottano strategie di più lungo periodo e che non amano particolarmente esporsi al rischio di rapide oscillazioni del prezzo. (Fonti dei grafici: Investing.com – data: 08/11/2017)
Andamento storico
Per avere indicazioni sull’andamento storico della quotazione del gas naturale si può sfruttare un qualsiasi grafico messo a disposizione da un broker che ha Cfd o altri strumenti che lo usano come asset. Normalmente è possibile anche fare trading direttamente tramite grafico e i migliori software permettono di individuare anche più grafici adattabili alle differenti strategie come quelli che sfruttano le candele giapponesi. Ad esempio come questo:
Analizzando i dati storici vediamo che il punto di minimo, partendo dal 1-04-1980, risale al 1-02-1992 con un prezzo di 1,171 mentre il punto di massimo è stato toccato nel 1-09-2005 con un prezzo di 12,205 dollari. La fase di maggior crescita è iniziata nel 1-08-2002 ed è terminata nll’1-9 2009.
Trend e previsioni
Per quanto riguarda le previsioni, l’elevata volatilità permette di fare delle valutazioni esclusivamente legate al trend di fine anno e per i primissimi mesi del 2018. Queste, secondo i principali analisti, continuano comunque ad essere positive e quindi in aumento.
E’ il più delle volte consigliato dotarsi di una strategia idonea sia al tipo di timeframe scelto che allo strumento con il quale si vuole investire sulla quotazione di gas naturale. Ci sono infatti notevoli differenze a seconda che si scelgano opzioni binarie, Cfd, Etf o altri derivati. Non ci si deve lasciar convincere dai consigli proposti in vari forum soprattutto se non si ha l’esperienza e la conoscenza necessaria per poter adattare queste opinioni al proprio trading.
(Fonte centro Aeco – data: novembre 2017)
Conclusioni
Se la domanda che ci si pone è se sia possibile guadagnare sulla quotazione del gas naturale la risposta è ovviamente positiva, ma per farlo in modo strutturato non ci si può e non ci si deve improvvisare. Bisogna essere ben preparati e soprattutto rimanere costantemente informati ai tanti fattori esterni collegati, come ad esempio quelli già citati geopolitici e macroeconomici.